Lumache

Lumache.. quando sono troppe..

Le lumache acquatiche invaderanno il mondo: ma spesso iniziano dai nostri acquari

L’invasione delle lumache è un problema che prima o poi affrontano tutti gli acquariofili….. le lumache si riproducono a dismisura, diventano invasive poi indesiderate, le trovi in ogni piccolo angolo ….sembra quasi che comandano loro….
Quando alimenti i pesci di fondo te le ritrovi a chiazze che coprono il fondo.. ma in realtà non sono loro invasive, è colpa nostra che non sappiamo come gestirle. Esistono più invasive e di meno invasive.

Le più comuni ed estremamente invasive sono: Physa acuta o Physa marmorata (raggiunge massimo 1,5 cm), la Gyraulus chinensis (raggiunge di solito 0,5 cm ma più arrivare al centimetro), le Melanoides tubercolata (in condizioni ideale raggiunge i 3 cm), le “Planorbarius commerciali” (di solito supera di poco il centimetro ma in condizioni ideali arriva fino a 2 cm). Queste fin’ora nominate spesso ce le ritroviamo gratuitamente trasportate dalle piante che introduciamo, o tramite i pesci che acquistiamo sversando l’acqua della busta nel nostro acquario, acqua che può contenere qualche microsassolino che in realtà è una microscopica lumachina nata da poco, a cui spesso neanche facciamo caso. Poi quando cresce abbiamo la sorpresa e ci meravigliamo che è spuntata dal nulla perchè non immaginiamo da dove sia spuntata fuori.

Ne esistono molte, alcune molto grandi ma leggermente meno invasive e generalmente vendute dai negozianti come l’ampullaria (questo nome comprende diverse specie di lumache del genere Pomacea). Alcune si fanno notare per il disegno e la forma come l’Asolene spixi, o la Marisa cornuarietis, sono mangiatrici di piante o di tutto ciò che è vegetale, purtroppo lo scopri solo quando sono cresciute e ti ritrovi le piante del tuo acquario con i germogli tutti mangiati o con alcune foglie mangiucchiate. Specie come la Tylomelania o alcune Brotia hanno avuto una grossa diffusione dal 2008 in poi, salvo scoprire che poi alcune sono di acqua salmastra e non si riproducono in acqua dolce oppure che per sopravvivere richiedono un ambiente speciale che non è il classico acquario. Altre tipo le Tylomelania spesso aggrediscono il colletto delle piante. Poi ne esistono alcune molto utilizzate per contenere le alghe, vengono chiamate un po tutte Neritina perchè hanno forma simile ma a secondo della forma e del disegno hanno nomi di specie molto differenti. Queste ultime non si riproducono in acquario ma i loro tentativi di riproduzione le portano a lasciare cisti molto robuste che incrostano qualunque superficie di tutto l’acquario, queste cisti purtroppo sono difficili da rimuovere e spesso per rimuoverle si finisce con il rigare i vetri.

 Molte specie vivono tranquillamente in acqua fredda o ghiacciata, ad esempio la Limnaea stagnalis, la Phisa marmorata, la Theodoxus fluviatilis, ma specialmente quest’ultima non sopporta la vita in acquario. Altre lumache com la “Plano blu, rossa o rosa” possono sopravviere fino ai 13-15 gradi, e gli esemplari adulti possono convivere con i pesci rossi. Le giovani lumache invece generalmente vengono mangiate dai pesci rossi. Un pesce rosso adulto generalmente riesce a degludire o a digerire la maggior parte delle lumache che riescono ad entrare nella loro bocca tranne le melanoides che hanno un guscio durissimo lumache simili.

 

Plano pink

Plano blue

Plano red

Riproduzione: piccoli sacchetti gelatinosi

Le Physa, le Plano, le Lymnaea ed altre lumache simili sono ermafrodite, alcune come le Plano hanno bisogno di un altro esemplare per riprodursi di solito producono le loro uova sotto forma di sacchettini ovoidali o semisferici che attaccano sulle piante o su superfici dure. Le piccole lumache che possono nascere sono più piccole del millimetro. Qui sotto una serie di foto molto ingrandite.

Le Melanoides generalmente producono lumachine vive quindi non depongono uova, sono tante le lumache che producono figli vivi oltre alle Melanoides abbiamo le Tylomelania, le Taia, le Filopaludina, le Thiara, le Viviparus, ecc..

Cisti gelatinose di uova di Plano, le cisti hanno dimensione di mezzo centimetro, le uova di circa 1 millimetro o anche meno

Schiusa delle uova, una neonata lumaca si allontana

Plano: planorbarius o planorbella?

Quando furono lanciate sul mercato su queste lumache ci furono tantissime discussioni riguardo la loro denominazione scientifica. Vennero importate con il nome di “Ramshorn” (Ramshorn snail) che significa “corno di montone”. Vennero lanciate con tre colorazioni che inizialmente si pensarono fossero artificiali, poi si scopri che erano genetiche. Faccio notare che in natura non esistono con queste tre colorazione, ma esistono diversi generi e specie di lumache simili per aspetto in tutti i continenti del mondo.
La disquisizione principale è se si trattasse di Planorbella duryi o Planorbarius corneus, esistono diverse fonti accademiche o divulgative che portavano a credere che potessero essere sia l’una che l’altra lumaca. La realtà è che non esistono in natura e quindi solo un indagine genetica potrebbe verificare e permettere di comprendere da che specie sono state originate, perchè oltretutto si tratta di lumache molto probabilmente prodotte in laboratorio e quindi non si sa realmente con quale materiale genetico sono state “costruite”.

Il risultato è che ancora oggi su alcuni siti di vendita online viene riportato il nome di Planorbarius e su altri quello di Planorbella, per evitare inutili confutazioni su questo articolo vengono denominate Plano fin quando qualche studioso affidabile o scienziato non vorrà fare chiarezza.

Qui sotto una serie di tavole o foto estratte da studi scientifici o liberi ricercatori che aiutano a comprendere la grande quantità di lumache simili alle Plano, con nomi scientifici anche molto differenti dai classici (Planorbarius, Planorbella) che sono diventati il pomo della discordia.

Un esempio di generi e delle specie classificate simili per forma alle Plano

Distribuzione in Italia di alcune lumache – Melanoides tuberculata , b – Potamopyrgus antipodarum,
c – Haitia acuta, d – Pseudosuccinea columella, e – Gyraulus chinensis,
f – Helisoma anceps, g – Helisoma duryi, h – Ferrissia wautieri

A–F – Planorbarius stenostoma : A–C – syntype, MHNG, Bourguignat collection, No. 7415, D=55 mm; D–F – Girelsan, Transylvania, det. Lindholm, H=17.9 mm, ZIN No. 2; G–L – Anisus stelmachoe- tius : G–I – syntype, MHNG, Bourguignat collection, No. 7562, D=5.1 mm; J–L – East-Kazakhstan Region, Oktyabrsky District, Bukhtarma water reservoir, Kazakhstan, det. Krivosheina, D=4.6 mm, ZIN No. 14. 

PLOS ONE è una rivista scientifica di tipo open access pubblicata da Public Library of Science dal dicembre 2006.
Secondo quanto scritto in quest’immagine le planorbarius/palanorbella sono delle Indoplanorbis exostus.

Secondo un noto sito (database di lumache) le Helisoma duryi non superano il centimetro,
mentre le “plano” blue, red e pink arrivano a misurare anche oltre il centimetro e mezzo

Se allevate con tutti i crismi possono arrivare a dimensioni superiori il centimetro e mezzo come in foto

Come si può vedere nella foto sono attirate da qualunque cibo o materia vegetale, tanto da essere considerate spazzine

Giovani invasive plano blu

Neritina pulligera

La Neritina pulligera chiamata anche Dusky Nerite, oppure Black Helmet, oppure Black Military Helmet Snail, in passato anche “bat snail” per il colore scuro del guscio. Spesso vengono acquistate per ripulire la vasca dalle alghe (come tantissime altre specie di neritina), ma nei nostri acquari raramente vivono per più di un anno perchè l’ambiente ideale è differente dai nostri acquari e l’alimentazione non è adatta. In natura sono estremamente invasive motivo per cui vengono vendute e consigliate come fazzoletti usa e getta per rimuovere le fastidiose alghe a pennello. Non sempre però le mangiano o comunque non sono proprio il loro alimento adatto, mangiano certe alghe tipiche dei nostri acquari per la disperazione e per la fame, ma l’unico modo epr farle vivere bene sono le alghe incrostanti che crescono sotto la luce del sole. Inoltre frequentano acque salmastre spostandosi tranquillamente tra le acque dolci e quelle salmastre dei fiumi e delle foci dei fiumi fino a vivere tranquillamente sulle acque costiere dure e salate delle costiere scogliose. Hanno un ciclo di vita complesso per cui in acquario depongono delle cisti ma le larve non si sviluppano e di conseguenza in acquario non si riproducono.

Neritina pulligera, chimata anche Military Helmet Snail

Cisti incrostanti di lumache del tipo Neritina

Plano blu e Filopaludina

Le filopaludina sono lumache molto tranquille che in acquario crescono molto poco e molto lentamente specialmente in acquari con acque tenere o medio dure prive di alghe incrostanti. Spesso nel giro di pochissime generazioni tendono a morire, perchè mal sopportano gli sbalzi chimici, i cibi artificiali, e l’alimentazione di bassa qualità..

Rabbir snail, Tylomelania (yellow Poso)

Asolene spixi

Un altro genere di lumaca scavatrice simile alle Melanoides, Melanoides granifera

Melanoides tubercolata (colorazione panna)

Melanoides tubercolata (colorazione nera e colorazione panna)

Marisa cornuarietis colorazione selvatica

Marisa cornuarietis mentre mangiano torsolo di insalata

Ampullaria pink

Ampullaria blue

Anentome helena (nota comunemente con “killer snail”)
uccidono tutte le lumache di altre specie, non uccidono le planarie

Uova di Marisa cornuarietis, quasi identiche anche a quelle di Asolene spixi

Guscio rovinato di plano pink, impossibile da recuperare

Theodoxus fluviatilis

Theodoxus fluviatilis

Lymnaea stagnalis, lumaca estremamente adattabile vive anche in acque gelate

Conclusioni

Le lumache sono esseri estremamente interessanti, nel mondo ne esistono migliaia di tipi, con caratteristiche e colorazioni uniche. Non tutte purtroppo si adattano alla vita in acquario perchè hanno esigenze alimentari estremamente particolari o condizioni chimiche diverse da quelle che si creano nei nostri acquari. Spesso hanno bisogno di acqua molto dura, tale che se utilizzata in acquario incrosterebbero le pareti fino a farle diventare opache, e quindi non più trasparenti come il vetro. C’è chi tende a tamponare il bisogno di calcio con cibi miracolosi ma è solamente un trucchetto che porta via molto tempo in quanto nel lungo periodo produce molte conseguenze che ne aumentano considerevolmente la manutenzione. Personalmente preferisco creare equilibri che non richiedono molta manutenzione, in cui la stabilità non è determinata dai continui interventi dell’uomo. C’è chi ama occuparsi maniacalmente e compulsivamente dell’acquario come di un bambino che non cresce mai.. a livello commerciale è molto vantaggioso, ma personalmente poco sensato…. l’acquariofilia è anche questo.

L’intero articolo è stato scritto e rielaborato per il sito AqaZero.it da Corrado, foto riprese dal web e dei legittimi proprietari; è vietata la riproduzione senza citare la fonte.